IL PRESIDENTE ROMEO LOMBARDI: « PER INCORAGGIARE IL CONSUMO CONSAPEVOLE TRA I GIOVANI E’ NECESSARIO INVESTIRE IN UN FONDO DI RICERCA SPECIFICO E RIDURRE LA BUROCRAZIA DEI PROGETTI»


Si conclude positivamente l’anno di Alimos Alimenta la Salute (Ex Centrale Ortofrutticola), come evidenziato durante l’assemblea di bilancio svoltasi la settimana scorsa nelle sede della cooperativa cesenate.

«Più che parlare degli utili maturati – ci tiene a precisare il presidente Cav. Romeo Lombardi – mi preme sottolineare come Alimos si ponga sempre più come soggetto privilegiato al servizio della filiera ortofrutticola per la promozione di una consapevole cultura alimentare a tutela della salute e del benessere sociale. In questi ultimi tre anni Alimos ha continuato il lavoro inaugurato dalla Centrale con i progetti legati alle Fattorie Didattiche e a Frutta Snack, dimostrando di essere un’azienda capace di conquistarsi rapidamente attraverso la propria professionalità la fiducia non solo della base sociale, ma soprattutto degli enti pubblici (locali e nazionali), dell’Unione Europea e del mondo scolastico in generale».

Tra le attività portate avanti con grande impegno su più versanti (la rete delle Fattorie Didattiche, i percorsi di formazione e aggiornamento per gli operatori del settore, i progetti internazionali come il Banat Educational Households) anche quest’anno Alimos si è distinta nel lavoro di coordinamento delle aziende impegnate in 5 degli 8 lotti complessivi del programma comunitario Frutta nelle Scuole, realizzando nel contempo strumenti didattici di supporto alla fornitura di frutta e verdura per circa 600 mila bambini delle scuole elementari di 14 regioni italiane.

«Comunicare e promuovere i prodotti ortofrutticoli è un ‘mestiere’ che passa anche attraverso l’educazione al gusto e al consumo, e questo è un lavoro che può essere svolto adeguatamente solo da personale qualificato, soprattutto se coinvolge la scuola e i suoi ‘piccoli utenti’. Alimos, attraverso le sue competenze interne e la rete di relazioni professionali esterne, si è dimostrata ancora una volta in grado di dare le risposte adeguate a questo genere di esigenze – continua Romeo Lombardi –  ma per fare ancora meglio sarebbe opportuno che fossero attuate alcune delle nostre proposte come , ad esempio, realizzare un fondo specifico destinato alla ricerca di soluzioni sempre più innovative, ridurre la burocrazia dei progetti di educazione alimentare, rendere rendicontabili le misure d’accompagnamento di Frutta nelle Scuole (fino a questo momento offerte dagli esecutori del programma, ndr)  e, soprattutto, certificare le aziende che hanno maturato negli anni un’esperienza riconosciuta in questo campo».