Nel corso della Assemblea Aperta promossa da Alimos, la cooperativa cesenate ha proposto al settore agroalimentare e ai propri soci la possibile strada da intraprendere in ottica futura.
Una strada da percorrere insieme nella volontà e nella consapevolezza da parte di Alimos di potersi porre come competente e professionale collante tra il mondo produttivo e la scuola.

L’incontro, svoltosi in coda all’assemblea di bilancio della cooperativa cesenate lo scorso 27 maggio, è stato l’occasione per sollevare alcune delle tematiche più rilevanti nella sfida al futuro da parte del settore, come l’evoluzione del ruolo di pubblico e privato nella gestione dei bisogni della collettività, l’importanza della dimensione europea, la necessità di creare le sinergie tra imprese come elemento chiave per competere in un sistema globalmente in annosa difficoltà. E poi ancora l’occupazione giovanile, i servizi alle scuole, la tutela della salute dei cittadini: tutta una serie di concetti di cui Alimos si fa gradualmente sempre più alfiere come testimonia la sua storia e le sua attività più recenti.

Così si è espresso il direttore Massimo Brusaporci nel corso dell’incontro:
«Il committente principale di Alimos nel passato è sempre stato il pubblico, adesso, invece, c’è sempre più spazio per la componente privata. In quest’ottica abbiamo fortificato il rapporto con i nostri soci, facendoci carico di quella componente della loro Responsabilità Sociale d’Impresa che si traduce nell’educazione ai consumi e nella tutela della salute dei cittadini. Sotto questo punto di vista cruciale si rivela il lavoro svolto negli ultimi due anni nell’ambito del progetto Frutta nelle scuole, un programma comunitario di educazione alimentare che ci ha dato la possibilità  di agire direttamente sul piano della progettazione europea e ci ha consentito di canalizzare l’impegno etico delle imprese socie in direzione della scuola e, dunque, dei cittadini del domani. Il settore ortofrutticolo ha bisogno di essere compreso dalle famiglie e Frutta nelle scuole, misurandoci con una realtà fatta di dieci regioni italiani e di oltre 650 mila bambini tra i 6 e gli 11 anni, ci sta dando questa opportunità. Educare i cittadini ad un consumo consapevole: questo è il futuro su cui Alimos intende impegnarsi».