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Aprile 2016

 

Hobby Farmer e Wellness Food Festival alle origini del benessere

Si è svolta il 2-3 aprile, insieme al Wellness Food Festival, Hobby Farmer, la fiera dell’hobby e della vita in campagna. Grande successo di pubblico per il tandem fieristico che ha fatto registrare 13.000 ingressi.

Il richiamo all’alimentazione e alla salute è stato apprezzato dal pubblico, e il percorso a ritroso verso le origini del nostro cibo e alle tradizioni, è piaciuto soprattutto alle famiglie e ai bambini, che qui hanno trovato numerose occasioni per toccare con mano da dove arrivano gli alimenti che portiamo quotidianamente sulle nostre tavole.

Hobby Farmer, che quest’anno è stata organizzata e gestita da Alimos, ha coinvolto attivamente più di 1200 persone. Adulti e bambini hanno imparando a organizzare salutari e gustose merende, si sono divertiti con lo spettacolo della “fata verdura”, hanno sorriso e fantasticato con il monologo di Roberto Mercadini, hanno ballato e cantato con le “pannocchie rock” degli Iron Mais.
“E’ stato un successo al di sopra delle aspettative, accentuato dal fatto che si è trattato di una prima edizione – afferma Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera in un comunicato stampa diramato dall’Ente – Il messaggio che viene da questa rassegna è chiaro: c’è un grande numero di persone che guarda alla alimentazione in modo nuovo, che sceglie con attenzione ciò che mangia, pensando alla propria salute, al proprio benessere e all’ambiente che lo circonda. Queste persone cercano occasioni per conoscere, per incontrarsi, per condividere le loro scelte. E noi abbiamo cercato di soddisfare questi bisogni con un evento di grande qualità. Non solo: anche l’abbinata con Hobby Farmer, fiera degli orti e dei giardini ma anche della vita all’aria aperta ha dimostrato di funzionare bene”.

Riparte il Programma Frutta (e verdura) nelle Scuole, un menù da first class

Non solo frutta e verdura intera e in quarta gamma, quest’anno le scuole riceveranno, per la prima volta, composte di frutta. Un menù davvero ricco e invitante!

Prima della conclusione dell’anno scolastico, gli alunni, poco più di un milione quelli coinvolti, saranno impegnati in migliaia di attività educative disseminate in tutto il territorio nazionale, un meraviglioso viaggio nel mondo del cibo attraverso le visite in fattoria didattica, alle aziende agricole, ai magazzini ortofrutticoli, agli orti botanici e ai musei dell’agricoltura e dell’alimentazione. E per finire, o in qualche caso per cominciare, un po’ di festa e di gioco con i “Frutta day” e i “Pera day” progettati da Alimos.

Gli operatori del settore che il 14 marzo scorso sono stati autorizzati all’erogazione del servizio sono all’opera per realizzare le trentasei distribuzioni di frutta e verdura nei due mesi di scuola che rimangono a disposizione.

Frutta nelle Scuole è un programma europeo, per saperne di più suggeriamo di visitare costantemente il sito www.fruttanellescuole.gov.it e la pagina Facebook del programma e quelle di Alimos e Frutta Snack.

Frutta snack “una sorta di … concorso fotografico”

Le scuole che aderiscono al Programma Frutta nelle Scuole nelle regioni Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Sardegna, Puglia e Basilicata hanno l’opportunità di mettersi in mostra partecipando al concorso fotografico “Frutta snack in un click”.
Gli alunni, insieme ai propri insegnanti, sono invitati a svolgere un laboratorio creativo che oltre ai sensi stimoli il loro, e il nostro, “senso estetico”. Così, i più piccoli con un po’ di fantasia potranno inviare messaggi a base di frutta (e di verdura) e ricevere quanti più “I like” possibile. Da casa, genitori e curiosi, potranno farsi ispirare dalle creazioni delle scolaresche visitando il profilo FB di Frutta Snack. Seguici e vota, sono già on-line i primi scatti!

Promozione delle eccellenze regionali

Finalmente dopo tanta lunga attesa le regioni cominciano a emanare i bandi riguardanti le misure di promozione previste all’interno dei PSR (Programmi di Sviluppo Rurale).

Dotazioni importanti per quei territori che intendono promuovere i loro prodotti di qualità in Italia e/o in Europa. Una grande opportunità che naturalmente premia i virtuosi, quelli che hanno saputo organizzarsi, soprattutto in filiere integrate, in gruppi di prodotto, investendo nella qualità e nella distintività delle produzioni.

Le misure per la promozione sostengono dalle classiche partecipazioni a fiere e le campagne pubblicitarie, alle iniziative più originali sul web, concorsi, azioni nelle scuole e presso i cittadini, facendo il mondo che il concetto di qualità non sia solo una definizione, o una procedura, ma la carta di identità, il valore, del prodotto stesso.

Rush finale per “A scuola di latte”

Un centinaio di docenti e circa di tremila e cinquecento alunni delle scuole primarie coinvolte nel progetto di Trevalli hanno raggiunto il traguardo. L’8 aprile scorso si sono chiusi i termini per la consegna degli elaborati finali.

Nel corso di quest’anno scolastico i docenti delle regioni Marche e Abruzzo che hanno aderito al progetto hanno ricevuto una formazione ad hoc composta da dieci seminari e da venti tutorial visionabili attraverso il portale del progetto in aggiunta al materiale di supporto alla didattica. Tutti gli allievi si sono dedicati alla realizzazione di un progetto originale, mentre una parte ha inoltre partecipato attivamente allo svolgimento di 54 laboratori condotti in classe da una dietista.
Un programma davvero molto articolato che ha portato a scuola anche prodotti di Trevalli e simpatici gadget per tutti.
Non solo latte naturalmente, il programma educativo di “A scuola di latte” prevede una formazione volta a far comprendere anche ai più piccoli quanto sia importante, ma soprattutto facile, alimentarsi in modo equilibrato, abbracciando il modello della cosiddetta dieta mediterranea.
Non rimane che attendere le premiazioni. Seguici sulla pagina FB del programma.
(Approfondimento: www.ascuoladilatte.it)

Frutta e Verdura nelle Scuole, apertura adesioni a.s. 2016/2017

Dal giorno 24 marzo e fino al 30 luglio 2016, le Scuole primarie interessate a partecipare al Programma europeo “Frutta e Verdura nelle Scuole” potranno fare richiesta di adesione per l'anno scolastico 2016/2017 tramite una procedura informatica che è disponibile sul sito all'indirizzo www.fruttanellescuole.gov.it/user.
Durante il periodo dedicato alle adesioni delle Scuole primarie al Programma “Frutta e Verdura nelle Scuole”, sarà fornito, dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, un servizio di assistenza telefonica ai seguenti recapiti: 06.4665.6067/6174/3056. (Fonte MIPAAF)
(Approfondimento: www.fruttanellescuole.gov.it)

La scienza, l’industria e la farmacia

“Sono la scienza della nutrizione umana, piacere di fare la sua conoscenza” disse presentandosi all’industria alimentare. Quante volte è già accaduto, e quante volte ancora succederà? Lo diceva già Ippocrate nel quarto secolo a.C. osservando i benefici effetti degli alimenti sullo stato di salute degli individui. Oggi ne parlano ricerche su ricerche che, disorietamento da eccesso informativo a parte, puntano tutte a proporci la formula magica: mangiare bene fa bene! Che novità. Una delle ultime ha messo in evidenza due aspetti, uno quasi scontato, l’altro un po’ meno. Quello scontato: la dieta mediterranea fa bene, soprattutto agli over 65 e in particolare se sapientemente “rinforzata” con integratori vitaminici e grassi omega-3. Quello meno scontato: la stessa dieta non fa lo stesso bene a tutti, soprattutto da una certa età in poi. Di primo acchito potrebbe lasciare indifferenti, ma questa constatazione, per quanto posta sottoforma d’ipotesi da verificare, porta a sospettare che medicalizzare l’alimentazione, omologandola, sia concettualmente sbagliato e operativamente fonte di errore terapeutico, se di terapia s’intende parlare. L’impatto che il cibo ha su ciascuno di noi, transitando all’interno del nostro corpo, dipende da innumerevoli fattori fra i quali la genetica e l’allenamento (usura) al quale abbiamo sottoposto i nostri apparati nel corso della nostra vita. Ora, senza entrare nell’annoso dilemma dell’uovo e della gallina, sarebbe utile che a ciascuno di noi fosse offerta informazione, conoscenza e possibiltà di scelta, perché ciò che fa bene a me, non è detto faccia bene anche a te. E l’industria in tutto questo che c’entra? Poiché non sarà facile per tutti coltivare il proprio orto, e comunque non si vive di sola insalata, l’industria alimentare potrà, ancora più di oggi, mettere in pratica il messaggio di Ippocrate seppure in chiave moderna, rinforzando, quando non addirittura modificando, le caratteristiche degli alimenti a scopo nutrizionale. Difficile da credere che sarà una panacea, ma con un po’ di cultura e tanta informazione chiara, potremo ambire a invecchiare sempre meglio, nutrendoci nel modo giusto e personalizzato. Spesso basterebbe mangiare meno, ma da una certa età in poi ci vuole criterio. E comunque, c’è da supporre che, in un futuro non troppo lontano, le farmacie venderanno più alimenti che medicine. Sarà la stessa cosa?
(Approfondimento: http://www.magazine.unibo.it/archivio/2016/04/07/over-65-il-segreto-per-invecchiare-bene-e-la-dieta-mediterranea).

Mediterranei per vocazione

Secondo una recente indagine di Coldiretti, nel 2015, gli italiani sono tornati a spendere mediterraneo. Frutta, verdura, pesce, cibi e bevande della tradizione sono tornati nel carrello delle famiglie italiane. Un’inversione di tendenza? Secondo Coldiretti sì, almeno per quanto concerne il fresco. D’altronde il “green” sta tirando già da alcuni anni.
La notizia giunge insieme al torrente d’informazioni sulle tendenze alimentari, fra le quali la sconcertante debacle della dieta mediterranea. Ma sarà vero? Tanto per confonderci un po’ le idee, secondo uno studio di un anno fa, un adulto su due e un giovane su tre non seguirebbero le regole della dieta mediterranea. Detta così non sarebbe neppure male, se il trend registrato dalla ricerca non fosse negativo. Tuttavia, come sappiamo, i cambiamenti non sono mai linerari. Ci auguriamo quindi che l’indagine di Coldiretti sia azzeccata e allora quei due adulti su tre potrebbe essere proprio un bel segnale.
(Approfondimento: http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/stili-di-vita/2016/04/09/news/coldiretti_rivoluzione_consumi_torna_la_dieta_mediterranea-137243289/).

Percorsi didattici sulle energie alternative

Alimos realizza due percorsi didattici, della durata di cinque ore ciascuno, destinati ai ragazzi delle classi 3H e 3A della Scuola Secondaria di primo grado "Via Anna Frank" di Cesena.
Si parlerà di energie alternative e in particolare di biomasse e biocarburanti. Parole ma anche molta azione. Infatti, gli studenti saranno coinvolti attivamente in divertenti laboratori con lo scopo di farli entrare nel vivo delle problematiche ambientali che fanno da sfondo a uno dei bisogni primari della modernità: l’energia.
L’Ente committente è il Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio, nell’ambito delle attività del CEAS (Centro Educazione Ambientale Sostenibilità) del Comune di Cesena.
(Approfondimento: http://www.comune.cesena.fc.it/cesenambiente)