Ripartono le attività per le scuole aderenti al progetto “Stop allo spreco: il gusto del consumo consapevole”
Il Progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna – Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca ed è gestito da Alimos Soc. Coop., che, per adeguarsi alla emergenza Covid-19, ha ampliato le proposte offrendo didattica in presenza o didattica a distanza.
 
Il progetto coinvolge prioritariamente studenti e insegnanti di 30 classi delle scuole superiori di II grado della Regione Emilia-Romagna
Indirettamente, invece, raggiunge le famiglie e tutti i cittadini del territorio, grazie all’effetto moltiplicatore del passaparola e alla promozione sui social.
 
“Stop allo spreco” propone alle classi:
–  nr. 2 percorsi didattici con didattica in presenza oppure in DAD
–  locandina per la classe
–  cartolina per tutti gli alunni e le famiglie
–  campagna informativa su web e social
 
Questi i due percorsi offerti a tutte le classi aderenti:
 
Primo percorso didattico (incontro con un esperto e con un imprenditore agricolo)
Gli alunni vengono chiamati a superare delle prove con la realizzazione di:
– attività che implicano risposte brevi e precise, che verificano le competenze sui temi proposti
– attività che stimolano la creatività, dinamiche e dirette.
Durante l’incontro si discutono le buone pratiche quotidiane che i ragazzi possono adottare quotidianamente per ridurre lo spreco di cibo tra le quali:
– valutare il quantitativo di cibo che può essere consumato, compilando la lista della spesa,
– controllare la scadenza del prodotto prima di acquistarlo,
– privilegiare l’acquisto di prodotti freschi e di stagione, direttamente dal produttore,
– in frigorifero mettere davanti i cibi a breve scadenza,
– congelare i cibi che non saranno consumati a breve.
Successivamente si condividono anche le strategie che il mondo della produzione e della distribuzione adottano per diminuire lo spreco del cibo (per esempio: le App che favoriscono il consumatore ad acquistare cibo in scadenza o non venduto, la pellicola edibile dell’ortofrutta, ecc.).
Si chiede poi ai gruppi, di mettersi nei panni un gestore di un ristorante – green manager – per valutare le scelte da adottare nell’ottica della sostenibilità ambientale e alimentare.
alla fine interviene l’imprenditore agricolo della fattoria didattica, una voce autorevole di chi giornalmente produce il cibo con attenzione all’alimentazione e all’ambiente. E’ questa l’occasione per trasmettere ai ragazzi il valore del cibo, renderli consapevoli dell’impiego, competenza e professionalità che richiede il lavoro in agricoltura e condividere le grandi soddisfazioni che porta.

Secondo percorso didattico (incontro con l’esperto)
L’educatore porta in classe una serie di alimenti che vengono presentati e analizzati in termini di materie prime, persone che hanno contribuito alla sua realizzazione (tutta la filiera), competenze che servono, costi, energia, logistica, trasporto, fino ad arrivare alla comunicazione.
Il tutto per accrescere nei giovani consumatori, la consapevolezza di che cosa c’è dietro ad ogni alimento che trovano sulla tavola, per responsabilizzarli a non buttare o sprecare il cibo.
Segue la preparazione dello spuntino da parte degli alunni, con materie prime semplici e fresche proposte nelle Mistery box.

 
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